Programma di Legislatura 2024-2026

1. Casa dei comuni

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un ampio spettro di investimenti e riforme a favore dei Comuni italiani, che vanno dal digitale al turismo, dal miglioramento dell’organizzazione interna agli interventi sociali. La Provincia di Viterbo, mantenendo il suo ruolo come “Casa dei Comuni” e luogo di condivisione delle necessità del territorio, si mobiliterà per cogliere le opportunità che saranno rese disponibili per i 60 comuni del territorio facendo da collettore e diffusore delle iniziative. Un organismo centrale che assisterà le amministrazioni locali nella gestione delle procedure più complesse, anche attraverso la formazione del personale finalizzata all’acquisizione di nuove competenze. In particolare sulle risorse destinate alla rivalutazione dei centri storici, che rappresentano un enorme potenziale per un turismo sostenibile alternativo grazie al patrimonio culturale, alla storia, alle arti e alle tradizioni che li caratterizzano, la Provincia di Viterbo continuerà ad essere un “aggregatore”, partendo dagli itinerari tematici, i percorsi storici e le tradizioni artigianali che caratterizzano la Tuscia e legano il nostro territorio.

La Provincia di Viterbo si vuole caratterizzare come un hub di bellezza pubblica e luoghi identitari per favorire i processi di rigenerazione urbana comunale. In un contesto sempre più globalizzato, uno degli obiettivi sarà quello di istituire uno Sportello Europa finalizzato a diffondere conoscenze e competenze sui Fondi europei in favore dei Comuni, per trasformarli in opportunità offerte dall’Unione Europea. La Provincia di Viterbo come collegamento con l’Europa per i Comuni della Tuscia, soprattutto quelli più piccoli che riscontrano maggiori difficoltà nel reperire i fondi comunitari a gestione diretta, con un’informativa costante ed aggiornata su tutte le possibilità di finanziamento derivanti dai programmi e bandi europei e dai fondi UE ad essi collegati.

2. PNRR/Europa

Il primo obiettivo sarà quello di istituire una task force, la squadra Viterbo Recovery Plan, una struttura di governance strategica che avrà durata di 36 mesi, con il compito di definire linee guida strategiche e di sistema in stretto accordo con gli Enti locali nella delicata fase delle proposte progettuali, considerando che la stima delle risorse del PNRR che saranno gestite dagli enti locali si aggira tra il 34,7% e il 36,9% dei fondi totali, vale a dire tra i 66 e i 71 miliardi di euro.

Tre gli obiettivi su cui si fonda il lavoro della task force:
1. integrare e supportare il modello di governance nella realizzazione degli interventi previsti dal PNRR finalizzati al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale;
2. fare da aggregatore e acceleratore tra tutte le componenti territoriali, per l’individuazione di piani strategici al fine di orientare gli interventi a favore dello sviluppo del PNRR su proposte progettuali di sistema;
3. razionalizzare e semplificare le procedure di attuazione del Piano, oltre a migliorare le capacità di investimento per le azioni di competenza provinciale, tenendo conto delle sei ‘mission’ del PNRR: digitalizzazione, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture; istruzione e ricerca; inclusione e coesione sociale; salute.

La squadra dovrà essere composta da persone di elevata professionalità, competenza e concretezza con cui lavoreremo per tradurre le risorse del PNRR in reale sviluppo, crescita, inclusione sociale e abbattimento del divario territoriale. Dobbiamo essere rapidi: tutti i progetti legati al piano dovranno tassativamente concludersi entro il 31 marzo del 2026 ed entro quella data saranno stati circa 60 i miliardi annui da investire nel nostro Paese. Per questo la primissima azione sarà quella di riunire tutti i sindaci del territorio per informarli adeguatamente delle possibilità ma anche delle modalità legate alla presentazione dei progetti.

3. Strade e Infrastrutture

Partiamo dal Piano Nazionale Sicurezza stradale 2030 (PNSS), quale impegno del Legislatore nazionale a conseguire importanti obiettivi di riduzione dell’incidentalità, ovvero di incremento della sicurezza sulla rete stradale nazionale e locale, attraverso strategie multi livello. Questo Piano, che segue quelli già predisposti nel 2010 e nel 2020, prende le mosse da numeri e statistiche di contesto, rielaborando i risultati degli anni precedenti, e finalizza il proprio target attraverso la definizione di impegni su diversi pilastri, che vanno dalla gestione delle informazioni e dei dati della sicurezza stradale, alla riqualificazione delle infrastrutture, alla tutela delle categorie più deboli, fino alla gestione post emergenza. In tale quadro generale il ruolo delle Province è fondamentale, essendo, tra gli altri, le province titolari di oltre 100 mila km di rete viaria (1240 km sono nella provincia di Viterbo), una rete di primaria importanza per la connettività dei territori nell’intera penisola. Va riconosciuto che, dopo quasi un decennio di tagli di risorse estremamente pesanti e gravosi, che hanno indebolito e fiaccato la capacità amministrativa delle Province, nonché la possibilità di garantire una viabilità di interconnessione dei territori del Paese sicura ed efficiente, dal 2018 in poi abbiamo assistito ad una inversione di tendenza, attraverso cospicui finanziamenti per interventi di manutenzione straordinaria delle strade e delle relative opere d’arte, consentendo l’avvio di un graduale recupero di gap manutentivo che si era reso ormai evidente all’intero sistema.

La Provincia di Viterbo ha saputo rispondere con impegno e velocità, nonostante il periodo di emergenza pandemica, programmando interventi straordinari di riqualificazione. La proposta di TUSCIA DEMOCRATICA nei prossimi anni vogliamo puntare non su interventi straordinari ma su una politica di manutenzione ordinaria, e dunque periodica e programmabile nel tempo, che garantisca solidità a questa mole di investimenti. Incrementeremo le risorse per la manutenzione ordinaria e ci batteremo affinché il governo concretizzi un sostegno economico di parte corrente, solido e strutturale, che consenta alla Provincia di acquisire competenze idonee alla manutenzione del proprio patrimonio viario, affinché tutti gli interventi di natura straordinaria fatti nel passato e programmati per il futuro, siano qualificanti per la struttura e durino nel tempo. Massimizzare l’efficacia degli investimenti, senza disperderli, focalizzandoli, per far sì la rete viaria provinciale non torni ai livelli di degrado e scarsa manutenzione che abbiamo avuto nell’ultimo decennio.

4. Scuole e formazione

Il piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole è di fondamentale importanza per le scuole secondarie superiori: è un’ occasione strategica per innovare, “ri-generare” appunto la funzione educativa della scuola, che dovrà preparare i giovani ad abitare il mondo in modo nuovo, nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda, e prevede un programma di “rigenerazione” delle infrastrutture, con la costruzione di edifici innovativi e la creazione di nuovi ambienti di apprendimento per le scuole di ogni ordine e grado. Per TUSCIA DEMOCRATICA questa “rigenerazione” sarà al centro della nostra azione, perché gli edifici che ospitano le scuole superiori della nostra Provincia, per più di ventimila ragazze e ragazzi, sono tra i più vecchi e hanno bisogno di un profondo rinnovamento. Strutture che devono formare i nostri studenti garantendo loro le stesse opportunità degli studenti degli altri Paesi dell’unione Europea in termini di dotazione tecniche, di innovazione tecnologica, di strumenti all’avanguardia per accompagnare e sostenere la didattica.

Servono laboratori attrezzati, innovati, e moderni e le risorse che verranno stanziate nel prossimo futuro in tal senso grazie al PNRR sono una occasione imperdibile. Per questo TUSCIA DEMOCRATICA sarà particolarmente attenta, ai nuovi piani di investimento, e ci impegneremo affinché la quota parte degli 800 milioni destinati a questa misura arrivi nelle nostre scuole superiori per renderle nuove, sicure, accoglienti, eco compatibili e in grado di offrire agli studenti le migliori condizioni per il loro percorso di apprendimento. Tra le iniziative che cercheremo di realizzare sicuramente la costruzione di un nuovo polo scolastico nel comune capoluogo già previsto tra le iniziative della passata legislatura. Altro importante strumento di crescita per i ragazzi della nostra provincia è sicuramente la Formazione Professionale.

TUSCIA DEMOCRATICA punterà sul futuro dei centri di formazione professionale cercando di aumentare il numero delle sedi e ampliare l’offerta formativa. Oggi abbiamo 4 centri di formazione l’apertura del 5 centro a Tarquinia sarà obiettivo da realizzare nei prossimi due anni. Dopo aver dotato tutte le sedi di idonee attrezzature informatiche e implementato i laboratori, l’obiettivo sarà quello di individuare nuovi indirizzi professionali come la meccatronica o maestranze portuali nell’area del litorale laziale. Per il Dimensionamento Scolastico TUSCIA DEMOCRATICA vuole continuare sulla strada intrapresa, quella di un confronto costruttivo e proficuo, ampliando gli incontri del tavolo istituzionale. L’importanza della Scuola quale presidio istituzionale nelle aree interne che si aggiunge al suo fine principale che è la formazione delle nuove generazioni.

Si è parlato di numeri che non possono essere l’unico elemento da tenere in considerazione quando si programma per un territorio, come il nostro, dove molti paesi fanno fatica a frenare l’emorragia dello spopolamento dovuto anche alla chiusura di servizi essenziali come la Scuola. TUSCIA DEMOCRATICA lavorerà insieme con tutti gli amministratori affinché si arrivi a una soluzione strutturale del problema. Le prospettive per fare bene ci sono tutte: ci sono i fondi del PNRR e c’è il la nostra deliberà di indirizzo al ministero sui nuovi parametri numerici. Occorre lavorare per rendere quei parametri ordinari e, se necessario, derogare dagli stessi per dare ad esempio autonomia alle istituzioni scolastiche dei piccoli comuni e delle aree interne. Lavoriamo insieme, fare squadra significa avere più forza. Lo spopolamento è il primo rischio legato al venir meno di un’istituzione scolastica sul territorio. Non possiamo permettercelo.

5. Ambiente

Acqua
Negli ultimi 4 anni abbiamo assistito ad un cambiamento epocale per la società pubblica di diritto privato Talete.
Siamo passati prima da un consiglio d’amministrazione totalmente politico ad uno misto (tecnico/politico) per poi arrivare ad un Amministratore Unico (tecnico). Sono finite le discussioni sul nulla ed abbiamo iniziato a “bene dire” della società. Nuovi sportelli territoriali hanno consentito di essere più vicini ad i cittadini, convenzioni con le università sono la prospettiva per i nostri giovani studenti di ingegneria e tecnici del settore idrico. Di strada ne abbiamo persa troppa sul tema più importante dei prossimi anni. Senza investimenti ci ritroveremo presto con gravi problemi di approvvigionamento e potabilità. TUSCIA DEMOCRATICA sarà attenta alle attività della società ma nello stesso tempo le sarà accanto per sfruttare al meglio le opportunità del PNRR. L’approvvigionamento dal Peschiera, la captazione di nuovi pozzi senza arsenico, la digitalizzazione dei contatori, la creazione di un APP per i cittadini, sono alcune delle proposte che cercheremo di raggiungere.

Energia
In un contesto sempre più volto verso le energie rinnovabili e lo sviluppo di Green Economy, il ruolo della Provincia di concerto con i Comuni del territorio dovrebbe essere quello di dotarsi di opportuni strumenti urbanistici in grado di sottrarre determinate aree a tali insediamenti, piuttosto che quella di concentrare i nuovi impianti in aree specifiche, in quanto meno interferenti con i beni paesaggistici al fine di preservare il patrimonio del territorio.
La volontà di TUSCIA DEMOCRATICA è quella di far sviluppare il territorio attraverso un giusto equilibrio tra valorizzazione, utilizzo di fonti energetiche sostenibili e rispetto ambientale, fondando questo principio su iniziative concrete in grado di gestire il processo di transizione energetica, che sarà al centro dei dibattiti degli anni a venire.


Rifiuti
Sulla tema della raccolta rifiuti la Provincia di Viterbo dovrà continuare a lavorare per integrare gli strumenti negoziali con le tradizionali politiche legislative ed economiche, nell’intento di armonizzare interessi individuali e collettivi; allargare gli spazi del consenso sociale; sensibilizzare le imprese, migliorando i sistemi di eco-gestione aziendale; sviluppare lo scambio delle informazioni ambientali.


Un impegno che potrà essere portato avanti anche mediante nuovi Accordi di programma o rivisitazione di quelli esistenti, con l’obiettivo di promuovere il principio di responsabilità condivisa e cooperazione di tutti i soggetti, pubblici e privati, nella gestione dei rifiuti; favorire le attività di prevenzione, riduzione, recupero, riutilizzo e corretto smaltimento; contrastare l’abbandono dei rifiuti; ridurre i quantitativi di rifiuti non differenziati; rafforzare ed innovare i servizi di raccolta differenziata; aumentare della qualità dei prodotti riciclati.

Tutela
La Provincia di Viterbo dovrà continuare ad essere in prima linea nelle sfide che possono compromettere il benessere dei nostri territori. In primo luogo la partita del deposito delle scorie nucleari in Italia, ribadendo con forza che le condizioni del nostro territorio non consentono la realizzazione di vasti impianti con un rilevante impatto sull’ambiente. TUSCIA DEMOCRATICA intende continuare a schiararsi nei temi ambientali come la gestione del ciclo dei rifiuti, che ha visto in passato la Provincia dover sopperire a carenze amministrative di altri territori. Non di meno sarà l’impegno nel settore agricolo, che rappresenta il settore a maggior vocazione del viterbese, con l’obiettivo di tracciare una strada univoca che possa eliminare le disparità di regolamentazione tra i diversi Comuni, con l’obiettivo sviluppare una crescita sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico per i nostri produttori locali.

6. Obiettivi

Dentro alla descrizione del nostro programma vogliamo evidenziare alcuni obiettivi centrali nell’azione che TUSCIA DEMOCRATICA che saranno seguiti con la massima attenzione:

  1. Task force PNRR;
  2. Sportello europa;
  3. Piano Nazionale strade/ponti;
  4. Completare il piano di manutenzione straordinaria quinquennale;
  5. Aumento fondi per manutenzione ordinaria (asfalto/vegetazione/segnaletica);
  6. Completare il nuovo accesso al Belcolle con la rotatoria sulla Sammartinese (progettazione esecutiva già affidata) riapertura strada Acquabianca (gara in avvio), rotatoria del Quartaccio (gara in avvio), ecc;
  7. Nuova scuola superiore nel comune di Viterbo;
  8. Sostenere i progetti della Biblioteca Consorziale di Viterbo;
  9. Creare a Viterbo il laboratorio di restauro regionale;
  10. Scuole superiori sicure, accoglienti, eco compatibili;
  11. Nuova sede centro di formazione professionale a Tarquinia;
  12. nuovi indirizzi professionali come la meccatronica o maestranze portuali nell’area del litorale laziale.
  13. Rafforzare il CPA (centri provinciali istruzione per gli adulti);
  14. Istituire un Tavolo permanente di confronto con i rappresentanti delle scuole superiori per condividere con loro le criticità e le nuove progettazioni;
  15. Piano provinciale rifiuti
  16. Potenziare il sistema idrico integrato;
  17. Rafforzare la società ESCO TUSCIA per ampliare l’offerta di servizi energetici per i nostri comuni;

18. Tutelare le nostre ricchezze naturali;

19. Coordinare i Comuni per utilizzare tutte le risorse sulla raccolta differenziata e per le isole ecologiche ancora disponibili;

20. Velocizzare attraverso la digitalizzazione le procedure di rilasci delle autorizzazioni ambientali;

21. Valorizzazione delle risorse umane e delle loro professionalità;

22. Provincia 4.0, per sfruttare al potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

23. Intensificare i rapporti istituzionali con Regione e Governo.

24. Valorizzare il patrimonio e firmare la convenzione per Palazzo Calabresi per aumentare spazi socio/culturali nel cuore di Viterbo;

25. Nuovo regolamento per la concessione degli spazi sportivi provinciali alle associazioni;

26. Attuare il piano di area interna Alta Tuscia per i 19 comuni e coadiuvare i comuni che vorranno costituire altre aree interne e coordinare il contratto del lago di Bolsena del fiume Marta e della costa tirrenica;

27. La Provincia “aggregatore” per itinerari tematici, i percorsi storici e le tradizioni artigianali che caratterizzano la Tuscia e legano il nostro territorio e hub di bellezza pubblica e luoghi identitari per favorire i processi di rigenerazione urbana comunale.

Questi sono alcuni degli obiettivi di Tuscia Democratica, iniziative concrete attinenti alle deleghe della provincia dopo la legge 56/2014

7. Conclusioni

La Provincia di Viterbo si appresta ad affrontare nuove sfide, per TUSCIA DEMOCRATICA ogni progetto va pensato ed ideato con un approccio diverso e nuovo rispetto a quanto fatto finora: la Provincia di Viterbo, ha i numeri per partecipare alla grande operazione di rilancio e di sviluppo legata alle opportunità del PNRR. Un nuovo modo di agire attraverso una progettualità sistemica e lungimirante che metta a fattor comune tutte le possibilità che ci arrivano dal Governo e dall’Europa.

Come farlo?
Continuando a credere nelle relazioni umane, nel confronto sincero e vero, nella presenza, nella vicinanza agli amministratori, senza bugie, decisi a dimostrare l’amore per le nostre comunità.